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al testo di Adielle
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Dalla parte dei lividi accolti più che da quella della misericordia inoltrata a domanda con sottile speranza prassi della voce il ballare delle labbra vibranti come corde che vogliono dirti qualcosa che tu non sappia o abbia dimenticato come orme sulla sabbia di questa spiaggia che non comprende l'infrangersi dell'onda e da allora la studia da quando ogni granello conobbe il sapore dell'acqua anche solo per sentito dire in un lontano passaparola anteprima delle prime volte coraggio dischiuso da un Sole persuaso che donare i suoi raggi non fosse una cosa da poco se poteva scatenare miraggi e scansare le ombre di lato è da quel lato che l'improvviso scontro riconobbe come sbagliato che guardiamo la forma di tutte le cose pretendere di riconoscersi nella vita irradiata e cambiare volto per durare un attimo di più del necessario nel mutuo soccorso di particelle fotoniche e l'aria s'accalda strato dopo strato saluto dopo saluto scambiandosi la pelle coi nostri respiri sospesi sullo sprofondo mai veramente pronti a fare esperienza del vuoto più che una sensazione momentanea di smarrimento non sono più vivo non sono ancora morto e non mi riconosco un incantesimo del cuore tradito dal resto del corpo balliamo la dolce danza con astuta avarizia e un po' di reciproco cordoglio per la forma perduta oppure orgogliosi di averne ritrovata un'altra da sfoggiare nei finesettimana quando la calca ci confina in piccoli spazi violati con la speranza che i nostri vicini non siano maleducati e che i nostri nervi restino saldi su principi di non belligeranza un mare ci separa nemmeno troppo profondo i miei conati surrogati di bestemmie astiose e il tuo labirinto senza uscite in entrambi i casi sarebbe auspicabile arrampicarsi sulle pareti lisce delle nostre difese per lanciare lo sguardo oltre le apparenze senza ancore e verificare con la saggezza di altri occhi quanto le differenze ci rendano simili così inconfondibilmente umani da farci passare di colpo la voglia di essere soli la ragazza con la ciocca rossa si tira su il costume senza spalline ha un seno così bello la figlia più piccola della coppia che ho di fronte ha brandito paletta e secchiello l'anziano seduto di fianco sprofonda nella sua lettura patriarcale un aquilone prende e se ne va io sto fermo e zitto osservo vestito di tutto punto solo i piedi a digiunare nella sabbia ciò che accade intorno e dentro che effetto mi fa.
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